Coreane ancora beffate dagli USA.

Eliminazione che brucia ai quarti di finale dei Mondiali under.20 femminili, per la nazionale di Pyongyang, superata ai supplemenatari dagli Stati Uniti.

I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1: vantaggio di Vanessa DI BERNARDO e pareggio di KIM Su Gyong. Nei tempi supplementari decide un gol di Chioma UBOGAGU, con le coreane troppo stanche per cercare il gol del pareggio.

Nel complesso, però, una partita equilibrata, decisa da un episodio nel momento clou della sfida.

One comment

  1. Magari non sarà sfiga ma forse il fatto di ostinarmi a vedermi le partite più difficili.
    Comunque mi sono visto anche questo incontro e credo ci si possa spendere un paio di paroline su.
    Innanzitutto c’è da dire che è stata una partita di quelle che attirano e non annoiano, le squadre si sono combattute molto anche se in maniera abbastanza pulita (se non sbaglio qualche giallo se lo sono beccate perlopiù le americane). Bello l’inizio “ritardato” dalle giocatrici coreane che si sono affrettate ad andare a salutare i fans quando la partita era pronta per iniziare e le stavano aspettando.
    Le squadre sono sembrate abbastanza equilibrate, godendo entrambe di momenti favorevoli e sfavorevoli, un pregio della squadra coreana mi è sembrato l’ottimo lavoro di centrocampo dove sostanzialmente si teneva il pallone anche con una serie di passaggi e manovre che in altre formazioni giovanili risultano di una tecnica meno esperta. Il problema era la manovra di attacco, perchè spesso la palla finiva in mano alle attaccanti che però si ritrovavano abbastanza “isolate” dalle compagne e letteralmente soffocate da una difesa americana molto efficente.
    Al contrario la difesa coreana era meno precisa e in più di un occasione le attaccanti americane sono riuscite a “fenderla” contando anche grazie ad un discreto vantaggio in termini di fisico.
    Si è comunque evitato il danno, il goal della Di Bernardo onestamente è stato un bolide imparabile frutto di una brillante ispirazione improvvisa. Degna di nota è stata la tenacia e la costanza coreana che non è mai venuta meno.
    Questo è stato premiato con il secondo goal ma giunti ai supplementari è stata proprio la stanchezza e forse la differenza in fisico a causare il goal del 2-1 (la Ubogago praticamente non guardata che intercetta la palla e la butta in porta). Ancora una volta le giocatrici coreane ci danno il massimo perchè fino all’ultimo hanno tentato attacchi e in diverse occasioni si sarebbe potuto pareggiare.
    Un vero peccato, perchè a differenza di altre occasioni, qui la vittoria non era impossibile da ottenere.

Comments are closed.