Monthly Archives: luglio 2013

Weifang Tournament 2013

Esordio con pareggio per l’under-17 coreana, che impatta 1-1 contro l’Iran.

Il prossimo incontro si giocherà il 2 luglio: RPDC – Chivas Guadalajara.
Nel girone anche l’FC Sao Paolo.

questo l’articolo dal sito Teammelli:

Iran U-17 held by North Korea U17.

Iran’s U17 youth team was held by North Korea U17 1-1 in the 4th Weifang Hope Cup . The annual International Youth Football Tournament which saw Iran’s first participation is held in Weifang city, Shandong Province, China.

The young Iranian players , played a good first half and managed to threaten the Korean keeper , but the finishing was far from ideal. The first half ended with a stalemate without a goal.

In the second half , Iran was the stronger and the more forceful side with several attacks , but it was North Korea who scored in a classic counter attack move to take the lead. After that goal in the 55th minute, the Koreans were intent with sitting back in a defensive shell. The solid defending worked well for the Koreans right near the end of the game , but Iran’s Babak Abdullahzadeh spoiled the Korean plans when he scored the equalizer in the 82nd minute. There were further scoring opportunities for the young Iranians but none was scored as the match ended in a tie 1-1

Team Melli U17 will face U17 team of Sao Paolo club (Brazil) on Monday 29th at 12:30 Tehran time.

 

 

Weifang Tournament 2013




The“Weifang Cup VII ” International Youth Football Tournament will be hold from July 28 – August 4, 2013, in Weifang,Shandong province,China. As we all know D.P.R Korea National Youth won the second place in last year. and once again to participate this tournament in 2013.

This is a strong team with fighting spirit that the public accept. Players trained hard , The spirit of fighting is more important than money and reputation in the football world , Fans are deeply moved by the performance in “Weifang Cup”2012

We believe this team will bring us a bigger surprise in the “Weifang Cup VII ”

Premier Soccer League Matches Begin in DPRK

Premier Soccer League Matches Begin in DPRK

Pyongyang, July 25 (KCNA) — The premier soccer league matches began in the DPRK to mark the 60th anniversary of the victory in the Fatherland Liberation War. They are to last from July 25 to August 3.
The competing teams include men’s premier soccer teams of April 25, Hwaebul, Rimyongsu and Amnokgang and women’s premier soccer teams of April 25, Sobaeksu, Ponghwasan, Myohyangsan, Taesongsan.
There were matches between the April 25 and Myohyangsan teams and between the Sobaeksu and Taesongsan teams in the soccer ground of the Chobyong Sports Team on Thursday.
The April 25 team beat its rival 3:0 and the Sobaeksu team its rival 2:1.
The matches go on.

Coppa Est-asiatica: RPDC – Giappone 0-0

Si è conclusa 0-0 la seconda partita della nazionale femminile della RPDC nella Coppa Est Asiatica contro il Giappone, campione del mondo e campione in carica del torneo della EEAF.

In classifica le coreane sono appagliate al primo posto con le giapponesi, che però godono di una differenza reti migliore (+2 contro +1).

Nell’altra partita, giocata ieri, la Cina ha vinto 2-1 contro la Corea del Sud, rimanedno comunque in corsa per la vittoria finale.

Nell’ultima gara Cina-RPDC e Giappone-Sud Corea, il 27 luglio.

Ulteriore vantaggio per le nipponiche: giocheranno conoscendo già il risultato della prima partita.

Calcio femminile, il Nord batte il Sud e canta (in campo) per Kim Jong-un

Calcio femminile, il Nord batte il Sud e canta (in campo) per Kim Jong-un
di Joseph Yun Li-sun
Alla Coppa dell’Asia orientale in corso a Seoul la compagine di Pyongyang vince contro le vicine-rivali per 2 a 1. Dopo il match le giocatrici vanno a centrocampo e cantano “lodi e ringraziamenti” per il dittatore. Ma dopo applaudono anche i tifosi del Sud.

Seoul (AsiaNews) – La vittoria contro la Corea del Sud “deriva dall’amore e dalla considerazione che il Grande Maresciallo [Kim Jong-un nda] ha dimostrato nei confronti del calcio femminile. Ci stiamo allenando sempre più duramente per ripagarlo, lavoreremo sempre più sodo per portargli solo buoni risultati”. Lo ha dichiarato Kim Kwang-min, l’allenatore della Nazionale nordcoreana di calcio femminile, dopo il match che ha visto la compagine di Pyongyang battere quella di Seoul per 2 a 1.

Alla fine della partita, giocata nell’ambito della Coppa dell’Asia orientale che si svolge proprio nella capitale sudcoreana, le giocatrici del Nord si sono riunite a centrocampo per cantare una canzone “di ringraziamento e lode” nei confronti del dittatore Kim Jong-un, dittatore ed erede del defunto “caro leader” Kim Jong-il. Da sottolineare il fatto che le giocatrici hanno applaudito non solo la curva con i propri tifosi, ma anche quella con i supporter sudcoreani.

Nel corso della conferenza stampa dopo la partita, Ho Eun-byol – attaccante del Nord che ha segnato i due gol – ha inoltre dichiarato: “Ho visto quanto può essere potente il nostro popolo unito. Sarebbe grandioso se potessimo scambiarci esperienza e capacità per andare insieme avanti verso la Coppa del Mondo”.

Nel derby vince la Corea

Nel derby vince la Corea

Marco Bagozzi, Stato&Potenza

La tradizione dava poche speranze alla squadra del Sud: era dall’agosto del 2005 che Seul non portava a casa una vittoria nel derby femminile, laddove i valori calcistici sono ribaltati rispetto alle squadre maschili. Tanto che nel 1990, a Pechino, arrivò anche un durissimo 7-0 per le nordcoreane. Rimane il fatto che ogni incontro inter-coreano ha un sapore particolare, rappresenta di più rispetto ad una semplice partita di calcio. Dopo le tensioni di inizio anno con la minaccia di una nuova guerra a cavallo del 38° parallelo, le interferenze delle grandi potenze e la riapertura del dialogo sulla zona speciale di Kaesong, la trasferta delle ragazze della nazionale femminile a Seul, per la Coppa est-asiatica dell’EAFF (East Asian Football Federation), ha attirato l’attenzione di tutti i media mondiali, non solo sportivi.
Abbiamo già avuto modo di descrivere il ruolo esiziale che lo sport riveste nel processo di riunificazione della Penisola coreana e l’incontro di ieri segna un ulteriore importante passo avanti, anche perchè lo sport riveste per i due paesi un ruolo di primaria importanza, a tutti i livelli.
Negli ultimi mesi la tensione in Corea del Sud era tornata alta, proprio a causa di un calciatore: Jong Tae-Se, il bomber della nazionale di Pyongyang, giapponese di nascita e attualmente sotto controtto con la squadra di Suwon, al sud. Su di lui si erano accesi i riflettori di un’indagine della “Korea Internet Media Association” per “propaganda nordcoreana”, visti i suoi apprezzamenti per il defunto Kim Jong-Il e per il governo del nord. L’attaccante era al primo posto tra i giocatori più votati dal pubblico della KLeague, grazie alle sue ottime prestazioni sottoporta. Posizione persa dopo questa indagine. Jong, che alla sua presentazione si era proposto di diventare “un ambasciatore di pace tra le due Coree”, incurante del problema ha continuato a segnare, riconquistando i tifosi.
Come detto la partita di domenica segna un importante passo avanti in vista delle prossime scadenze sportive: nel settembre 2014 la città di Incheon ospiterà i Giochi Asiatici e nel 2018 toccherà a Pyeongchang ospitare i Giochi Olimpici invernali, e Pyongyang si è detta disposta a collaborare attivamente per la buona riuscita dei Giochi.
La partita ci racconta di un inizio veemente delle sudcoreane, che vanno in vantaggio con Kim Soo-Yun al 26′. Nel giro di due minuti, però, le nordcoreane riescono a ribaltare il risultato con la doppietta di Ha Un-Byol, abile a segnare in mischia (al 36′) e di testa (al 37′).
Nella seconda frazione, le nordcoreane, sostenute anche da un gruppo di una trentina Zainichi Chongryon (coreani nati Giappone e fedeli al governo di Pyongyang), giunti per l’occasione, hanno controllato l’incontro rischiando in una sola occasione di subire il gol del pareggio, sventata da un bel intervento dell’esterno difensore Hong Myong-Hui.
Nel post-partita l’allenatore nordcoreano Kim Kwang-Min ha minimizzato l’importanza politica della partita, cercando di riportare tutto nel recinto di un incontro sportivo, ma un grande segnale è giunto dalla protagonista dell’incontro Ha Un-Byol, che ha chiosato “venire al Sud e sentire gli applausi dei nostri connazionali ci ha dato grande forza”.