Monthly Archives: dicembre 2013

Jong Il-Gwan ad un passo dal Partizan Belgrado

E’ il Partizan Belgrado la porta per l’Europa di Jong Il-Gwan. Il giovane attaccante coreano prenderà parte alla tournee di preparazione dei belgradesi in Turchia dall’8 gennaio e verrà valutatao dall’allenatore dei bianconeri Marko Nikolić.

 

 
Il direttore generalde del Partizan, Darko Grubor, ha inviato in Corea una lettera di garanzia che prevede anche la possibilità per il giovane di giocare tutte le partite della nazionale.

Fahrija Šekularac ha dichiarato: “questo è un grande giocatore ed è poco costoso”.

 

 

Il profilo di Jong Il-Gwan:
Il 19enne coreano Jong Il Gwan è considerato uno dei maggiori talenti del calcio asiatico: John Duerden, esperto di calcio per la BBC e per Sport Illustrated, l’ha inserito nella lista dei 10 giovani più interessanti del continente. L’AFC, Asian Football Confederation, l’ha eletto miglior giovane del 2010, bissando così il titolo di MVP conquistato dopo il Campionato Asiatico Under-19.
Nato a Pyongyang il 30 ottobre 1992, Jong è un attaccante di movimento, che può giocare sia largo sia da punta centrale, molto abile palla al piede, dotato di grande tecnica e velocità.
Dopo aver cominciato a giocare da giovanissimo nella squadra della scuola primaria Pyongyang Hasin e nelle successive selezioni giovanili scolastiche, è entrato nel gruppo sportivo dell’esercito coreano e attualmente milita nella squadra del 25 Aprile, la più forte tra le squadre del campionato della RPDC.
Entra nel giro delle nazionali minori nel 2007 e guida l’Under 16 alla qualificazione per i campionati asiatici di categoria, che si giocano in Uzbekistan, superando il girone contro Australia e Malaysia. L’AFC però, in seguito alla violazione di un regolamento squalifica la RPDC (assieme ad altre 8 nazionali).
Due anni dopo è tra i protagonisti delle qualificazioni al campionato asiatico Under-19 che si giocano in Cina, segnando 7 reti nelle 5 partite del girone, rimanendo a secco solo nella sfida finale inutile contro la Cina, con entrambe le squadre già qualificate.
Sempre in Cina, nell’ottobre dell’anno successivo, si giocano i Campionati Under-19. Jong Il Gwan parte nelle prime partite dalla panchina, ma quando diventa titolare è devastante: segna il gol che chiude la partita contro la Cina nei quarti di finale (2-0), apre le danze nel derby di semifinale contro la Sud Corea (2-0) e mette a segno una fantastica tripletta in finale contro l’Australia (3-2), mettendo in mostra tutte le sue qualità: primo gol supera in dribbling l’intera difesa oceanica con bel tiro di destro, secondo gol anticipa con velocità il difensore avversario prima di calciare a rete di sinistro, terza rete da vero opportunista, approfitta di un errore del portiere e supera i difensori con un leggero pallonetto.
All’unanimità è votato MVP del torneo, in cui brillano anche i talenti del compagno di reparto Pak Song-Chol, un altro “piccoletto tutto pepe”, del difensore Kang Il-Nam e del centrocampist a Ri Hyong-Jin. La RPDC chiude il torneo perdendo solo la partita inaugurale contro l’Uzbekistan e mettendo a segno 12 gol subendone solo 3.
L’exploit dei ragazzi di mister Jo Tong-Sop attira osservatori di tutto il mondo nel paese asiatico. Un osservatore del Monaco, Hedna Mustapha, in un’intervista ad AsiaOne lamenta la difficoltà di contattare la Federcalcio coreana, ma dichiara che la Corea del Nord ha moltissimi giocatori di talento e su tutti svetta Jong il Gwan. Il giornalista di AsiaOne Peter Stebbings si spinge addirittura a chiedersi “Nascerà in Corea il prossimo Messi?”.
Jong, pur essendo un giocatore di grande talento, si mette a servizio della squadra, come dimostrano le prime partite in nazionale maggiore, nella quale gioca spesso come esterno alto di centrocampo. In un’intervista dichiara: «Non mi sento come una stella della squadra, io sono solo uno degli undici giocatori in campo, e se gli undici funzionano come una squadra, vinciamo la partita, altrimenti no».
Con la vittoria nell’under-19 asiatico i coreani si qualificano ai Mondiali colombiani under-20, ma finiscono in un girone “infernale” con Messico, Argentina e Inghilterra: Jong parte titolare in tutte e tre le partite, ma soffre eccessivamente le attese e riesce a mettere in mostra le sue qualità solo nell’ultima sfida contro l’Albiceleste. La RPDC conquista solo un punto, 0-0 contro l’Inghilterra, e patisce due sconfitte contro Messico e Argentina, 3-0, il cui risultato nasconde le buone impressioni messe in campo dai coreani. Tra i talenti messi in vetrina ci sono Jang Song-Hyok, difensore centrale (classe 1991), Mun Hyok, centrocampista tuttofare (1993) e Pak Song-Chol, la spalla di Jong Il Gwan (1991).Da sottolineare il buon mondiale del terzino Kang Il-Nam, addirittura classe 1994.
Prima del Mondiale Jong non esclude un futuro in Europa: «mi piacerebbe giocare all’estero, un giorno, per esempio in Europa, ma ora questa è una seconda priorità nella mia vita, la prima cosa è quella di giocare questo torneo e fare un ottimo lavoro per il soddisfare il Generale (Kim Jong Il, nda)».
Esordisce in nazionale maggiore il 7 aprile 2011, nella sfida di qualificazione per la Challenge Cup contro lo Sri Lanka, subentrando al 23’, e due giorni segna il primo gol, decidendo la partita contro il Nepal, con una rete da opportunista, anticipando il portiere in uscita.
Nelle sfortunate qualificazioni per il Mondiale 2014, Jong è un titolare fisso e prende parte a tutte le partite della nazionale, compresa l’impresa della vittoria sul Giappone a Pyongyang.
Come detto, in nazionale gioca da esterno destro nel 4-2-3-1, ma nelle nazionali minori ha giostrato prevalentemente da seconda punta o da prima punta di movimento “alla Di Natale”, ruolo che predilige.

Rodman ancora a Pyongyang

Dennis Rodman è stato per la terza volta a Pyongyang, tra il 19 e il 23 dicembre: ma questa volta ha fatto discutere più in Occidente che in Corea.
Nelle prime due visite, (dettagliatamente descritte nei precedenti articoli Una nuova diplomazia del Basket e Considerazioni sulla seconda visita di Rodman in RPDC) sono state buttate le fondamenta per il grande avvenimento dell’8 gennaio 2014, trentesimo compleanno del Daejang (Generale) Kim Jong-Un con la sfida tra la nazionale coreana e una selezione di ex-stelle della NBA: ”La Corea del Nord mi ha dato l’opportunità di portare questi giocatori e le loro famiglie fin qui, così che la gente possa effettivamente vederli, in modo che gli stessi giocatori possano rendersi conto che il paese non è in realtà così male come lo descrivono i media”.
Questa volta la KCNA non ha dato notizia dell’arrivo del cinque volte campione NBA e sembra non ci sia stato l’incontro con Kim Jong-Un, ma è certo che il governo centrale è stato rappresentato ufficialmente ai livelli più alti con Kim Jong-Nam, numero due del Presidium centrale. Ha inoltre incontrato Son Kwang Ho, viceministro dello sport
La visita è stata anticipata dalla dichiarazione di Ri Jong-Mu, ministro dello sport e della cultura fisica, che all’agenzia cinese Xinhua a confermato che si trattava semplicemente di una visita di preparazione all’evento di gennaio.
Da Washington si sono subito premurati di dire che Rodman non rappresentava il governo americano, che per voce di John Kerry ha duramente attaccato Pyongyang per la condanna a morte di Jang Song-Thaek (anche se il Segretario di Stato dovrebbe prima imparare a guardare in casa sua).
La sollevazione di Washington ha causato anche la protesta del dissidente Shin Dong-hyuk, che a sua volta ha causato l’annullamento della sponsorizzazione del bookmakers irlandese Paddy Power. Fermo restando che, personalmente, ritenengo che “non tutto il male vien per nuocere” ed essersi tolto dalle scatole l’ingombrante e indegno sponsor sia una cosa positiva, è evidente che senza i soldi degli irlandesi il coinvolgimento delle ex-stelle NBA diventa più gravoso per Rodman, che in questi giorni dovrà anche recuperare qualche finanziamento.
Questa mia nuova visita non ha nulla a che fare con la politica” ha dichiarato Rodman, anche se spera che questi incontri possano giovare alla causa della pace e della reciproca conoscenza: “Io sto solo provando ad essere ambasciatore di sport e spero di poter aprire una porta a tutti quelli che desiderano venire in questo paese”.

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Weekend Sports Games in DPRK

Pyongyang, December 21 (KCNA) — Various sports games take place in each weekend in the Democratic People’s Republic of Korea.
A men’s soccer match was held between Ryongaksan and Hwaebul teams at Kim Il Sung Stadium on Friday. The former beat the latter 1:0 in the match. The two teams will have another match at the stadium on Sunday.
On Dec. 29, the last Sunday for this year, there will be women’s boxing competitions at the Pyongyang Indoor Stadium.
An official of the Ministry of Physical Culture and Sports told KCNA that it has been decided to make it a rule to organize sports games in each weekend, with an aim of upgrading the techniques of athletes and stirring up sports enthusiasm among the local people.
The step will be helpful to speeding up the building of a sports power, he added.

Il terzo viaggio di Rodman in RPDC

Nba, Dennis Rodman torna in Corea del Nord per una partita di basket

PYONGYANG, 20 dicembre 2013

The Worm di nuovo nel paese asiatico: vuole regalare al leader Kim Jong Un per il suo compleanno il prossimo 8 gennaio una partita speciale con 12 ex stelle Nba

L’ex stella Nba Dennis Rodman è arrivato in Corea del Nord per incontrare il leader Kim Jong Un e definire gli ultimi dettagli sul progetto di portare 12 ex giocatori Nba a Pyongyang per una partita speciale l’8 gennaio, il giorno del compleanno del leader. Rodman ha dichiarato che la partita si farà, nonostante la recente esecuzione dello zio di Kim durante una drammatica operazione di purga politica. La visita di Rodman arriva a poco meno di una settimana dall’annuncio della Corea del Nord dell’esecuzione di Jang Song Thaek, una caduta senza precedenti per una delle figure più potenti del paese. L’esecuzione di Jang ha dato adito a dubbi da parte degli esperti stranieri sulla tenuta futura del regime di Kim. Tuttavia, le autorità di Pyongyang dichiarano che la rimozione di Jang non ha causato alcuna instabilità. La visita di Rodman, se non dovesse succedere niente di rilevante, potrebbe essere un segno del fatto che Kim ha ancora il pieno controllo della situazione.

l’amico di kim — Rodman ha dichiarato alla Associated Press di non essere minimamente preoccupato dagli ultimi fatti di politica nel paese. “Non posso controllare cosa fa questo governo, non posso cambiare il loro modo di dire o fare le cose. Sono venuto in qualità di personaggio del mondo dello sport e spero di aprire le porte a molta gente in questo paese”. Rodman e Kim hanno stretto un’improbabile amicizia da febbraio, quando l’Hall of Famer ha visitato per la prima volta la Corea del Nord insieme agli Harlem Globetrotters per una serie tv. Il giocatore è lo statunitense più in vista ad aver incontrato Kim da quando questi ha ereditato il potere dal padre, Kim Jong Il, nel 2011.”Sono venuto a trovare il mio amico, ma la gente pensa male di me quando lo dico – dice Rodman -. Sono molto orgoglioso nel dire che lui è mio amico, anche perché, in realtà, non ha fatto niente per ostacolare o dire cose negative sul mio paese”. Rodman non ha ancora annunciato i roster per la partita. Si ritiene che durante la sua visita a Pyongyang allenerà i giocatori nordcoreani e si incontrerà con Kim, anche se non ha fornito alcun dettaglio sui suoi piani. Il giocatore, tuttavia, ha dichiarato che nel caso in cui le 12 ex stelle dell’Nba, diranno “cose molto molto belle su questo paese” al loro ritorno in patria, allora potrà dirsi soddisfatto del suo lavoro.

scomodo — Famoso tanto come giocatore di basket quanto per i suoi piercing, i tatuaggi e il brutto comportamento, Rodman ha sempre evitato di toccare il tasto della politica nelle sue relazioni con la Corea del Nord. L’ex giocatore si è sempre concentrato sul basket come mezzo per promuovere la comprensione e la comunicazione e ha sempre meticolosamente evitato di parlare dei diritti umani in Corea del Nord o della detenzione, ormai da tempo, del connazionale Kenneth Bae, accusato di commettere crimini contro la nazione. “La Corea del Nord mi ha dato la possibilità di portare questi giocatori e le loro famiglie qua e qui di le persone, questi giocatori, possono vedere che, in realtà, le cose qua non sono cos’ male come raccontano i media”, dice. A Washington, il Dipartimento di Stato ha preso le distanze da Rodman e ha reiterato le preoccupazioni degli Stati Uniti suoi diritti umani e sul programma nucleare della Corea del Nord. “La nostra attenzione non è su un ex giocatore Nba di qualche anno fa che decide di fare un viaggio in Corea del Nord, ma piuttosto sulla brutalità del governo nordcoreano, sulle sue continue violazioni del diritto internazionale. A noi importa questo, non chi sia o cosa stia facendo Dennis Rodman”, dice la Harf. Tuttavia, la portavoce ha poi dichiarato che il dipartimento sarebbe disposto ad ascoltare Rodman dopo il suo ritorno.

nba.com© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

Le immagini: http://www.ilpost.it/2013/12/20/lallenamento-dennis-rodman-corea-del-nord/dennis-rodman-5/

I precedenti viaggi:
Una nuova “diplomazia del basket”
Considerazioni sulla seconda visita di Rodman in RPDC

Il destino di Ri e Pak

Sarà deciso dal nuovo allenatore del Muanghtong UNited il destino di Pak Nam-Chol e Ri Kwang-Chon: “siamo ancora indecisi se tenerli o no” ha dichiarato il team Manager della squadra rossonera “dobbiamo attendere di scegliere il nuovo allenatore che li valuterà”. “Dobbiamo fare molta attenzione ai nuovi stranieri, perchè dobbiamo puntare su giocatori di qualità, anche per sostituire Teraasil che non giocherà più con noi”.

Attualmente il Muanghtong ha già tagliato Edivaldo, Bang Seung-Hwan, Roland Linz e Paulo Rangel.

Ancora in dubbio la posizione di Ri Myong-Jun (in prestito al Singhtarua) e Choe Kum-Chol (al Nakhonnayok).

The Shillong Premier League Champions

After registering their first ever I-League win at home, there was cause for another big celebration on Friday as Rangdajied United were crowned the new champs of the Imperial Blue Shillong Premier League with a narrow, yet somewhat calm 1-0 win over their rivals Malki in the floodlit JN Sports Complex.

A goal by the resilient David Ngaihte and a stellar performance by man of the match Dapbor Bareh allowed the blues to walk home with a memorable victory after losing out on a close-fought final encounter last year against Royal Wahingdoh.

David Ngaihte’s 60th minute goal following a mix-up inside the penalty box ensured the I-League promoted side a deserving win as they ended their SPL campaign unbeaten with 14 wins and a draw.

After a Rangdajied corner, there was a scramble in the penalty box, creating an advantage for David who fired in a shot past goalkeeper Larry. Malki looked jaded in the second half after displaying some attacking football in the early stages of the game.

Malki’s counter-attacks were unsuccessful and their striker Samson Nongrum, who was having a good run in the league, looked depleted in the latter half therefore weakening the attack to an extent.

The local side nearly found an equaliser in the dying minutes through a header, but the ball just barely missed the target. Rangdajied, fielding some of their star players, eventually held on tight for the last few minutes to break a three-year Shillong Premier League title run by Royal Wahingdoh.

Pak al Vaduz

Pak al Vaduz

L’attaccante nord coreano si è accasato alla compagine del Liechtenstein in prestito

VADUZ (Liechtenstein) – Leader di Challenge League, il Vaduz ha ottenuto il prestito dell’attaccante nord coreano Pak Kwang-Ryong, in provenienza dal Basilea.

Il giocatore 21enne era già stato prestato alla compagine del Liechtenstein in estate, prima di ritornare a Basilea. In cinque gare con il Vaduz, Pak aveva realizzato due reti.

Attuale situazione di classifica:
Challenge League Saison 2013/2014
1. FC Vaduz 39 (+24)
2. Servette Genf 35 (+13)
3. FC Schaffhausen 34 (+13)
4. FC Wil 1900 30 (+10)
5. FC Winterthur 28 (+2)
6. FC Lugano 26 (-1)
7. FC Biel-Bienne 21 (-5)
8. FC Locarno 15 (-20)
9. FC Chiasso 11 (-14)
10. FC Wohlen 9 (-22)