Aperta la via della Corea: Ambasciatore al «Binti»

Il mondo Chievo sbarca anche in Corea del Nord. E viceversa. Domenica prossima, in occasione di Chievo-Genoa, l’ambasciatore del Paese asiatico Kim Chun Guk e il segretario di Stato Kim Chon saranno infatti ospiti d’onore al Bentegodi, ricevuti dal presidente del club di via Galvani Luca Campedelli.
Politica sportiva e buone relazioni internazionali, confronto commerciale e interessi tecnici al centro dell’incontro, cui Campedelli tiene in maniera particolare proprio per dare ulteriore respiro estero alla società, già operativa anche sul mercato calcistico americano.
In tribuna anche Marco Mattioli, già procuratore Figc, oggi collaboratore del Chievo delegato a curare i rapporti istituzionali della società – fu lui l’anno scorso a favorire l’incontro con papa Francesco in Vaticano – e Antonio Razzi, esponente di Forza Italia nonché segretario della commissione Esteri del Senato, che dal 2007 si è più volte recato a Pyongyang, la capitale del Paese asiatico, un Paese dei più misteriosi e impenetrabili al mondo, dove vige una ferrea dittatura comunista.
Il senatore Razzi ha anticipato il senso dell’iniziativa a La Zanzara, su Radio 24: «È vero, domenica porto l’ambasciatore della Corea del Nord a Verona per vedere Chievo-Genoa. E sabato siamo a Pescara per la partita di serie B col Carpi. Saremo in tribuna invitati dal presidente del Chievo, Campedelli», l’annuncio.
Quindi, più nel dettaglio: «Il Chievo è interessato ad alcuni dei quindici ragazzini coreani che arriveranno fra poco in Italia, a Corciano, vicino Perugia. Alcuni sono dei veri fenomeni», avvisa ancora Razzi.
«L’ambasciatore viene per vedere dove vanno questi ragazzi: è tutto controllato dallo Stato. È una cosa normale», minimizza ancora Razzi. «Vuole essere sicuro di dove vanno i figli, visto che la madre e il padre non possono farlo».

fonte: l’arena.it