Gran successo per la conferenza dedicata al calcio nord coreano

Gran successo per la conferenza dedicata al calcio nord coreano

Si è svolto lo scorso 30 marzo, presso la sala della libreria Rinascita di Roma, di fronte ad un folto ed interessato pubblico l’incontro pubblico “Vi ricordate di Pak Doo-Ik?” durante il quale è stato presentato il volume di Marco Bagozzi, redattore di Stato e Potenza, dedicato al calcio della Corea Popolare dal titolo “Con lo Spirito Chollima”.
Oltre all’autore sono intervenuti il giornalista e scrittore Darwin Pastorin e il segretario del Partito Comunista-Sinistra Popolare Marco Rizzo. A moderare l’incontro Franco Costanzi, responsabile dell’associazione culturale “Conoscere per Capire”.
Fra il pubblico presenti anche l’ambasciatore della RPDC Han Tae Song e il segretario politico Ro Kum Su.
Prima degli interventi degli ospiti è stato proiettato un video che ha riassunto lo storico cammino della nazionale coreana ai mondiali del 1966.
Il giornalista Darwin Pastorin ha aperto la conferenza ricordando una serie di personaggi romantici della storia del calcio, partendo proprio dalla storia di quel Pak Doo-Ik che nel 1966 ha fatto piangere l’Italia, per proseguire con il ricordo dell’haitiano Joe Gaetjens che nel 1950 ha regalato agli Stati Uniti la vittoria contro i “maestri del calcio” inglesi, prima di cadere nell’oblio e di venir ucciso dalla polizia militare haitiana Tonton Macoutes di “Papa Doc” Duvalier. Nello stesso mondiale è emersa la figura del capitano uruguayano Obdulio Varela, che ha guidato la Celeste, nella “tragica” (da parte brasiliana) sfida del Maracana, vinta grazie alle reti di Schiaffino e Ghiggia. E proprio lo stesso Maracana di Rio de Janeiro ha visto negli anni successivi l’ultimo “mito” del calcio citato da Pastorin: quel Manè Garrincha, formidabile ala destra del Brasile a cavallo tra gli anni 50 e 60, che da poliomielitico ha saputo superare le difficoltà della sua gioventù per diventare il calciatore più straordinario mai uscito dalle favelas, nelle quali è più amato dello stesso Pelè.
E toccato poi a Marco Rizzo ringraziare l’autore del libro per il servizio reso alla causa della Corea Popolare, presentando attraverso lo sport una nazione che troppo spesso è vittima di propaganda per via della sua coerente scelta antimperialista. Rizzo ha raccontato i suoi ricordi di giovane tifoso e ha spiegato la posizione del suo Partito sulle più importanti questioni di politica internazionale.
Marco Bagozzi dopo aver illustrato i motivi che lo hanno spinto a scrivere un libro su questo argomento, ha ricordato il più grande talento del calcio coreano Pak Sung-Jin, deceduto pochi mesi fa, sul quale la propaganda ha creato una storia falsa pur di giustificare le dicerie che giravano sulla squadra nazionale “rinchiusa in un gulag”.
L’autore ha raccontato attraverso alcune tappe fondamentali il cammino del calcio coreano, dal 1955 al 2012: dalle prime sfide con la Cina, ai Ganefo, le olimpiadi alternative create dalle potenze socialiste asiatiche, dal Mondiale del 1966, smentendo tutte le dicerie che girano sul conto della nazionale coreana, al ritorno nel calcio che conta nelle Olimpiadi di Montreal del 1976, con Pak Doo Ik in panchina, per arrivare allo storico primo posto ex equo con la SudCorea nei Giochi Asiatici del 1978, fino agli anni 80 con la prima coppa d’Asia e l’ultimo quadriennio con lo straordinario ciclo di vittorie delle nazionali maschili e femminili.
Dopo la relazione il pubblico ha rivolto all’autore alcune domande sul ruolo delle squadre in Corea e sugli aspetti della propaganda occidentale contro lo sport coreano.
E’ seguito poi un intervento del professor Aldo Bernardini che ha brevemente spiegato la posizione politica della Corea Popolare e i motivi del sostegno di ogni buon anti-imperialista al governo di Pyongyang.
Dopo la conferenza l’ambasciatore della RPDC si è congratulato con l’autore raccontando la sua passione e i suoi ricordi per il calcio del suo paese.