Costruita a Pyongyang la scuola internazionale di calcio

fonte: Stato&Potenza

di Marco Bagozzi

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il calcio nella Repubblica Popolare Democratica di Corea sta vivendo un vero e proprio “ciclo dorato”. Nel quinquennio 2006-2011 l’albo d’oro è a dir poco entusiasmante:

competizioni maschili:
1 Campionato Mondiale Militare (2007)
2 Challenge Cup AFC 2010-2012 (+ un terzo posto nel 2008)
1 Campionato Asiatico under-16 (2010)
1 Campionato Asiatico under-19 (2010)
3 Torneo Internazionali amichevoli: Torneo Internazionale di Doha (2009), Thang Long Cup (Vietnam) (2010), VFF Sonha Cup (Vietnam) (2010)
2 Giovani Asiatici dell’Anno (Kim Kum-Il nel 2007 e Jong Il-Gwan nel 2011)
2 Miglior Giocatore dell’AFC Challenge Cup (Ryang Yong-Gi nel 2010, Pak Nam-Chol 2012)
2 Scarpa d’oro dell’AFC Challenge Cup (Pak Song-Chol nel 2006 e Ryang Yong-Gi nel 2008)
con partecipazioni al Mondiale sudafricano (2010), alla Coppa d’Asia (2011), a due Mondiali under-20 (2007 e 2011) e due Mondiali under-17 (2007, 2011) e la qualificazione alla prossima Coppa d’Asia (Australia 2015) e ai Campionati d’Asia under-22, Under-19 e Under-16.

competizioni femminili:
1 Coppa del Mondo under-20 (2006)
1 Coppa del Mondo under-17 (2008) (+1 secondo posto nel 2012)
1 Coppa d’Asia (2008) (+1 secondo posto 2010)
1 Coppa d’Asia under-19 (2007) (+1 secondo posto nel 2011)
1 Coppa d’Asia under-16 (2007) (+2 secondi posti nel 2009 e nel 2011)
1 Pallone d’oro asiatico (Ri Kum-Suk nel 2007)
1 Scarpa d’oro ai Mondiali under-20 (Kim Un-Hwa nel 2012)
1 Scarpa d’oro ai Mondiali under-17 (Ra Un-Sim nel 2012)
con partecipazioni ai Mondiali (2007 e 2011), due partecipazioni nei Mondiali under-20, con un secondo posto nel 2008, e la vittoria nel Mondiale under-17 (2008) ed un quarto posto (2010), oltre alla partecipazione Olimpica del 2008
A tutto ciò va aggiunto che la nazionale maggiore è in striscia positiva da 17 incontri consecutivi, tra tornei, amichevoli e competizioni ufficiali, che sempre più numerosi calciatori hanno la possibilità di misurarsi con campionati esteri (Svizzera e Tailandia, per il momento, ma voci sempre più insistenti parlano di trasferimenti anche in campionati più competitivi) e che anche gli allenatori coreani possono contare su esperienze all’estero (come l’ottima esperienza di Han Hyong-Il con l’under-16 del Laos).
Questa doverosa premessa rende evidente come il calcio rappresenti già un investimento implorante per il governo di Pyongyang, per la crescita dei suoi giovani e per l’orgoglio della nazione, e la programmazione sportiva nel Paese sta raggiungendo numerosi importanti obiettivi: non dimentichiamo gli ottimi risultati alle Olimpiadi londinesi e, ad esempio, la vittoria nel doppio misto al recente campionato mondiale di tennis tavolo (con la coppia Kim Hyok-Bong-Kim Jong) in finale contro la squadra sudcoreana.
La federazione calcistica della RPDC non ha intenzione di sedersi sugli allori e ha dato un ulteriore impulso allo sviluppo del calcio nel Paese: il 31 maggio scorso è stata inaugurata la Scuola Internazionale di Calcio di Pyongyang, in un maestoso edificio, corredato da campi sportivi, nei pressi dell’immenso stadio Rungrado, sul fiume Taedong.
Grazie a questo nuovo impianto sarà possibile per i giovani e promettenti calciatori seguire gli allenamenti, i corsi di formazione sportiva e garantire il diritto allo studio, oltre che poter assistere e partecipare a corsi ed allenamenti di esperti e tecnici stranieri. Alla scuola è collegato un ostello per premettere ai giovani che arrivano da fuori Pyongyang di seguire comunque l’accademia. Alla cerimonia inaugurale, alla quale hanno presenziato il Segretario del Comitato Centrale del Partito del Lavoro, Kim Yang-Gon, il Vice-premier del Consiglio dei Ministri, Kim Yong-Jin, e il Ministro dello Cultura Fisica e dello Sport, Ri Jong-Mu, è stato ribadito il ruolo fondamentale che questa vera e propria Accademia del Calcio avrà nello sviluppo delle prossime generazioni, anche grazie alla ferma volontà del Leader, Kim Jong-Un, che in un messaggio ha esortato i giovani studenti della Scuola a studiare e allenarsi duramente per diventare calciatori di fama mondiale, per glorificare il paese con la loro alta capacità tecnica.
Negli stessi giorni sono state gettate le basi per alcuni rapporti prioritari con società estere per l’interscambio di tecnici, calciatori e conoscenze. In particolare è stato il Real Club Deportivo Espanyol, di Barcellona, ad ospitare alcuni rappresentanti dello sport coreano.
Il governo di Pyongyang, seguendo le direttive dello Juché anche nello sviluppo sportivo, secondo quelle che sono le caratteristiche del Popolo coreano, attualmente investe quasi il 7% del PIL nazionale nelle attività sportive, ponendolo al terzo posto nella bilancio della spesa nazionale, dopo forze armate e ricerca scientifica.
Negli ultimi mesi sono numerosi gli interventi del governo nella costruzione di impianti sportivi come il Parco per lo Sport Popolare Rungna (maggio 2013), che copre più di 200mila metri quadrati, il Complesso per la Salute Fisica Ryugyong (novembre 2012), con annessa pista di pattinaggio su ghiaccio e su pista, la modernissima palestra di T’ongil (ottobre 2012), il rifacimento dello Stadio di Sosan (novembre 2011), nella periferia di Pyongyang o la pista da sci che verrà costruita entro l’inverno 2013 sul Monte Kumgang, al confine con la Cina.
Pak Pong-Ju, membre dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PLC, durante l’inaugurazione del Parco Rungna ha esortato i tecnici e i funzionari di attuare le direttive e i compiti che spettano e di dare un contributo positivo alla materializzazione dell’idea di creare una nazione che sia una potenza sportiva. Ha inoltre sottolineato la necessità di organizzare minuziosamente lo sport e la necessità di migliorare costantemente la formazione e i contenuti della Scuola.