Generazione di Talenti: Pak Kwang Ryong

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Con il profilo di Pak Kwang Ryong, inizia la nostra collaborazione al portale.

http://www.generazioneditalenti.com/2011/12/pak-kwang-ryong-1992-corea-del-nord.html

PAK KWANG RYONG – 1992

Questo ragazzone (188 cm per 83 kili) è l’uomo della prima volta: entrando al 94esimo di Basilea-Otelul Galati, il 14 settembre scorso, è stato il primo nordcoreano a giocare la Champions League. Ha bissato questa impresa il giorno del suo diciannovesimo compleanno (nato a Pyongyang il 27 settembre 1992) giocando una decina di minuti addirittura all’Old Trafford, contro il Manchester United, infiammando i suoi “fans” per il duello al confine del 38esimo parallelo con Park Ji-Sung.

Inizia a giocare in patria con il Kigwancha, la squadra delle ferrovie (il Lokomotiv, per intenderci, del vecchio blocco socialista), dove si impone subito come uno dei talenti più puri della Corea popolare.
A soli 15 anni è convocato per partecipare al Mondiale under-17 che si gioca in SudCorea. Nel primo girone parte da titolare nelle prime due sfide (contro Inghilterra e Brasile) e gioca poco meno di un tempo nella sfida decisiva contro la Nuova Zelanda. Entra dalla panchina anche nella partita degli ottavi contro la Spagna di Bojan Krckic, che supera i coraeni 3-0. Pak, nonostante la giovanissima età, suscita buone impressioni, in particolare per il fisico già importante. Ma a brillare nella squadra coreana sono altri giocatori come An Il-Bon e Ri Myong-Jun, entrambi passati attraverso una breve esperienza europea (il primo in Serbia, in una serie minore, il secondo tra Lettonia e Danimarca).

A 17 è convocato in una nazionale Under-23 sperimentale che prende parte ai Giochi Est Asiatici, dove segna il primo gol in nazionale nella vittoria per 8-0 contro Macau. Si ripete pochi giorni dopo nella semifinale contro Hong Kong, conclusasi con la sconfitta ai rigori, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Nella finalina 3-4° posto i nordcoreani sono superati dai “cugini” sudcoreani ai rigori.
Le ottime prestazioni di Pak gli aprono le porte della nazionale maggiore: l’esordio si registra nella Challenge Cup 2010 (coppa organizzata dall’AFC che vede la presenza delle cosiddette nazionali emergenti) nella partita contro il Turkmenistan, il 17 settembre. Due giorni dopo mette a segno anche la prima rete, contro il Kyrgyzstan, 4-0, partita in cui è partito da titolare. Nella manifestazione ha poi giocato altre due partite, la semifinale contro il Myanmar e la finale contro il Turkmenistan, dove ha giocato una grande cara fornendo diversi assist ai compagni, grazie alle sue sponde di testa. La RPDC ha poi centrato la vittoria finale, in seguito alla lotteria dei rigori.

La nazionale maggiore si stava preparando per i Mondiali sudafricani, dove Kim Jong-Hun, l’allenatore coreano, ha portato il gruppo storico, sacrificando i giovani come Pak. Pak rientra in nazionale ai Giochi Asiatici, giocati in Cina, dove, con la nazionale under-23 è arrivato ai quarti di finale, segnando una rete. A gennaio sbarca in Svizzera grazie al talent scout Karl Messerli (l’agente dei nordcoreani), dove è tesserato dalla società di Challenge League (la serie B elvetica) Wil FC. In squadra trova il terzino destro Cha Jong-Hyok (non più giovanissimo, 26 anni, ma un altro da tenere d’occhio). Nei primi 6 mesi, però, non può giocare per problemi relativi al permesso di soggiorno ed è obbligato a scendere in campo solo nelle amichevoli infrasettimanali. Le buone prestazioni, però, attirano l’attenzione degli osservatori del Basilea, che intrattiene ottimi rapporti con la squadra di Wil. Thorsten Fink, l’ex centrocampista della nazionale tedesca, allora allenatore del Basile si innamora di questo giocatore e decide di portarlo nella sua squadra, convocandolo subito in prima squadra, nonostante la giovane età e la mancanza di esperienza. Pak diventa la terza scelta per l’attacco dopo gli inamovibili “idoli di casa” Alex Frei e Marco Streller, stelle del Basel, usciti dalla cantera del club elvetico. Pak inizia alla grande nelle amichevoli estive segnando a ripetizione, timbrando il tabellino anche nella partita, valida per l’UhrenCup, contro il West Ham.
L’esordio in campionato è automatico: subentra all’86esimo nella prima sfida della stagione contro lo Young Boys. Da quel momento in poi Pak viene utilizzato con frequenza da Fink, pur partendo sempre dalla panchina. L’inizio di campionato del Basile non conferma le attese e spesso Pak viene lanciato nella mischia durante la partite con risultati da recuperare nei minuti finali. Non è però la situazione adatta per un “marcantonio” come lui.

Diverso è l’esordio nella The NextGen Series, la Champions League Under-19: segna una rete e sforna un assist nella partita contro il Tottenham, prima che il Basile venga raggiunto sul 2-2.
Pak timbra anche il cartellino in prima squadra con una doppietta nella sfida di Coppa di Svizzera contro l’Eschenbach, segnando addirittura due reti. Il 24 settembre gioca anche la prima partita da titolare in campionato, contro il Thun. La partita si conclude 1-1 e Pak colpisce una traversa con un imperioso stacco di testa. Il 17 ottobre, però, Thorsten Fink lascia la panchina del Basilea per allenare l’Amburgo, in Bundesliga. Il suo posto è preso dal suo assistente Heiko Vogel, che preferisce retrocedere momentaneamente Pak nella formazione Under-21. Pak mette a segno 6 reti nelle prime 4 partite e riconquista la prima squadre, giocando anche qualche minuto nella partita di Champions contro il Benfica.
Colleziona nel frattempo anche 3 partite nella nazionale nordcoreana nelle qualificazioni per il Mondiale 2014. Nonostante l’eliminazione dei coreani, Pak può essere considerato un vero eroe nel suo paese in quanto ha preso parte alla storica vittoria contro il Giappone del 15 novembre scorso, fornendo, grazie ad una delle sue “torri”, l’assist per il gol vittoria di Pak Nam-Chol. Segna anche un gol, inutile, nella sfida di qualificazione contro gli Emirati Arabi Uniti per le Olimpiadi di Londra: un rigore, completamente inventato dall’arbitro, qualifica infatti gli arabi.

Pak è il tipico attaccante torre, dotato di grande stazza. Ottimo nelle sponde, con le quali favorisce i compagni, può sfruttare tutta la sua forza fisica nelle mischie. Impegnato con le squadre minori mette in mostra anche un’ottima tecnica. Ancora da sgrezzare nei movimenti, non può che migliorare sotto il torchio della cantera del Basilea, da dove, negli ultimi anni, sono usciti Xherdan Shaqiri, Marco Streller, i fratelli Granit e Taulant Xhaka e Fabian Frei, asse portante della nazionale svizzera under-21 che ha raggiunto il secondo posto nel campionato europeo Under-21.
Fisicamente ricorda Mario Gomez, ma è decisamente meno “bomber”. Come movenze e disponibilità di sacrificarsi per il compagno di reparto ricorda lo svedese Kennet Andersson.

Lo spirito di sacrificio e la concentrazione negli allenamenti, oltre al basso costo sia di cartellino sia di “gestione” (per i nordcoreani ci si accorda direttamente con Pyongyang e gli stipendi sono decisamente bassi, al Wil prendeva poco più di 4 mila euro al mese, un’inezia), fanno di Pak un investimento interessante.

Marco Bagozzi

2 comments

  1. tra poco più di un mese splinder chiude, dove si sposterà questo blog? consiglio "il cannocchiale". complimenti per l'impegno che ci metti.

  2. un'altra cosa: nel videogioco Football Manager di un paio di anni fa era possibile ricercare i giovani talenti in Korea. Giocatori dal costo irrisorio e inspiegabilmente con parametri strani ed alti (ad esempio, un 13/20 in TUTTI i parametri per un giocatore 18enne). Se si gioca in campionati in cui non c'è il limite extracomunitari, puoi quasi farti una squadra Koreana di altissimo valore, a patto ovviamente di allenarli adeguatamente.

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